MONTE
KRONIO
Si
tratta dell'antico Kronion, cima isolata a 386 m di altitudine
in una regione desertica. Il nome del monte richiama direttamente
quello del dio greco del tempo Kronos (il Saturno romano), una
delle figure più antiche, figlio della terra (Gea) e del
cielo (Urano) e padre di Zeus che, per prendere il suo posto di
capo di tutti gli dei, non esitò ad incatenarlo quando
dormiva inebriato da una bevanda di miele ed a relegarlo nelle
Isole dei Beati. La storia di questi luoghi è anche legata
ad un'altra figura leggendaria: quella di Dedalo che, esperto
(come si sa) di labirinti, avrebbe provveduto a convogliare i
vapori bollenti che fuoriuscivano dalle fenditure della roccia
per poterli utilizzare. Sarebbero così nate le stufe vaporose.
L'ASCESA
AL MONTE
Salendo
verso la vetta si gode di una bella vista che si apre in cima in
un superbo panorama. Da qui lo sguardo spazia a 240° sulla costa,
la piana di Sciacca ed i brulli monti dell'interno. La sommità
del monte è occupata dal Santuario di S. Calogero, retto
dai francescani. La presenza di grotte naturali da cui scaturiscono
vapori caldi ha contribuito a rendere questi luoghi delle rinomate
stazioni termali fin dall'epoca antica. La più importante
e conosciuta è chiamata Stufe di S. Calogero.
Stufe
di S. Calogero - Abitate, o adibite al culto, fino all'eta del
Rame, vennero abbandonate intorno al 2000 a.C. quando, forse in
seguito ad un movimento tellurico, i vapori iniziarono a fuoriuscire
rendendo impossibile la permanenza. Dopo un periodo di totale abbandono,
le grotte vennero frequentate in epoca greca forse proprio in relazione
alla fuoniuscita dei vapori che dovevano essere visti come un fatto
misterioso (e quindi divino). Sono infatti stati ritrovati numerosi
reperti, soprattutto vasi e statuette votive (oggi in parte conservati
nel Museo Archeologico di Agrigento). Le grotte prendono il nome
da un monaco che, giunto qui nel IV sec., comprese i poteri terapeutici
che i vapori potevano avere e suddivise le grotte in ambienti dotati
di sedili di pietra per far accomodare i "malati". Le
più ampie sono Antro di Dedalo e la Grotta degli Animali.
Attigua, si trova la Grotta del Santo, dove probabilmente visse
San Calogero, raffigurato nell'icona in maiolica (XV sec.) sopra
l'altare. Le grotte sono oggi inglobate nella moderna struttura
del Grande Albergo delle Stufe.
Ecco
come funziona - Il fenomeno è ricollegabile ad una vena
d'acqua termale che scorre in profondità proprio sotto il
monte ove, a contatto con il calore, evapora. I vapori salgono lungo
le insenature e gli anfratti e raggiungono la superficie ad una
temperatura di 40 °C. D'alto valore terapeutico, i vapori curano
forme reumatiche, malattie della pelle, problemi ginecologici e
manifestazioni allergiche. Di fianco alle stufe, un piccolo Antiquarlum,
raccoglie reperti rinvenuti in questi luoghi.
|
AGRIGENTO
Alessandria Della Rocca
Aragona
Bivona
Burgio
Calamonaci
Caltabellotta
Camastra
Cammarata
Campobello Di Licata
Canicattì
Casteltermini
Castrofilippo
Cattolica Eraclea
Cianciana
Comitini
Favara
Grotte
Joppolo Giancaxio
Lampedusa
Licata
Linosa
Lucca Sicula
Menfi
Montallegro
Montevago
Naro
Palma di Montechiaro
Porto Empedocle
Raffadali
Racalmuto
Ravanusa
Realmonte
Ribera
Sambuca Di Sicilia
San Biagio Platani
San Giovanni Gemini
Sant'angelo Muxaro
S. Margherita di Belice
Santa Elisabetta
S. Stefano di Quisquina
Sciacca
Siculiana
Villafranca Sicula
Isole
Pelagie
Lampedusa
Linosa
Lampione
Capobianco
Eraclea Minoa
Valle Dei Templi
Monte Kronio
Casa Natale Luigi Pirandello
Testi
© Studio
Scivoletto e Michelin Italia. Le foto sono di proprietà
dei rispettivi autori. Ogni riproduzione non autorizzata verrà
perseguita a norma di legge.
acquista
- buy on line
Michelin Green
Guide of Sicily
in
italiano | in
english
|