LICATA
Licata
si sviluppa tra il fiume Salso - il secondo fiume siciliano, dopo
il Simeto, per estenzione del bacino -, e la cosi' chiamata "Montagna
di Licata". La citta' raccoglie quasi 39.000 persone.
Dai
vari reperti archeologici qui ritrovati e dagli studi effettuati,
si puo' affermare che la presenza umana nel sito era gia' riscontrabile
nel periodo paleolitico. Il sito fu abitato anche nel periodo della
dominazione greca in Sicilia, inizialmente nella zona compresa tra
la Montagna ed il fiume Salso e successivamente nella zona compresa
tra il Monte Sole e Monserrato.
Durante
il periodo della dominazione romana, la citta' divenne molto importante
grazie alle caratteristiche della sua costa ed alla presenza del
caricatore. La dominazione bizantina e' testimoniata dalla presenza
delle Chiese rupestri e dei cenobi.
Nel
1234 Licata fu nominata citta' demaniale da Federico II. Durante
il periodo medievale furono edificati due Castelli, il Castel San
Giacomo ed il Castel Nuovo, ma oggi le due roccaforti non esistono
piu'. Dal XVI secolo la citta' conobbe un notevole sviluppo edilizio.
Dal
punto di vista culturale Licata ha molto da offrire. Tra i monumenti
cittadini piu' importanti meritano la citazione alcuni edifici civili.
Il primo da ricordare e' il Palazzo del Municipio che raccoglie,
nel suo salone, alcuni reperti risalenti alla dominazione greca
nonche' la quattrocentesca statua rappresentante la Madonna col
Bambino ed un quattrocentesco trittico con la "Madonna col
Bambino e Santi".
Il
secondo edificio civile cittadino estremamente importante e' il
Museo Civico. Esso e' diviso in due sezioni principali. La prima
e' e' dedicata alla preistorica, testimponiata da vari reperti archeologici.
Come esempi si possono citare i vasi dell'eta' del rame e gli utensili
litici relativi all'eta' del rame.
La
seconda sezione principale del Museo riguarda la fase ellenica e
comprende reperti greco-arcaici risalenti al VII-V secolo A.C.,
i reperti provenienti dal santuario arcaico presente nella contrada
Casalicchio ed il materiale proveniente dalla necropoli di Portella
di Corso. Una sezione minore del Museo e' dedicata al periodo medievale
e comprende cinque statue marmoree, le quattro Virtu' cardinali
risalenti al XIV secolo ed una quattrocentesca Madonna col Bambino.
Infine,
sono da citare i vari Palazzi signorili: il seicentesco Palazzo
Serrovira, il seicentesco Palazzo Caro-Dominici ed i settecenteschi
Palazzo Frangipane e quello Bosio. I monumenti sacri cittadini sono
altrettanto validi. Una visita turistica sotto questo aspetto puo'
iniziare con la Matrice edificata nel XV secolo col titolo di S.
Maria La Nova. Il suo interno e' suddiviso in tre navate e comprende,
ad esempio, la Cappella del Crocifisso rifinita da una settecentesca
decorazione lignea intagliata e dorata, un cinquecentesco Crocifisso
ligneo, la seicentesca pala fiamminga raffigurante "La Nativita'
della Vergine e San Pietro e San Paolo". La seconda tappa religiosa
riguarda il seicentesco complesso formato dalla Chiesa e dal Convento
dedicati a San Domenico. All'interno della Chiesa si fanno notare
la tela raffigurante S. Antonio Abate e la seicenteca tela raffigurante
la "Santissima Trinita' e Santi". Entrambe le opere sono
state realizzate da Filippo Paladino.
Il
duecentesco complesso formato dalla Chiesa e dal Convento del Carmine
ha subito una riedificazione nel 1700. All'interno della Chiesa
si fanno notare i dieci medaglioni raffiguranti storie tratte dal
Vecchio e Nuovo Testamento. La Chiesa ed il Convento dedicati a
San Francesco risalgono al XVI secolo. La Chiesa si presenta con
una sola navata interna contenente, ad esempio, un coro ligneo ed
un organo settecentesco.
Tra
le Chiese minori cittadine occorre citare la seicentesca Chiesa
della Carita' con l'annesso Monastero di San Benedetto, la seicentesca
Chiesa intitolata a S. Angelo e la Chiesa di Santa Maria la Vetere
comprendente anche il cenobio benedettino - entranbi furono edificati
probabilmente nel 580 -. Quest'ultimo complesso appartenne ai Benedettini
e successivamente ai Padri Minori Osservanti fino a quando fu requisito
dal Comune per esser trasformato in ospedale. Attualmente la struttura
e' in un totale stato d'abbandono.
Licata
e' interessante anche per la bellezza delle sue spiagge. |