CALTABELLOTTA
Caltabellotta
si trova in provincia di Agrigento. Essa comprende piu' di 5.200
abitanti ed e'situata in un complesso roccioso che ha nel Monte
Castello, con i suoi 950 metri, la cima piu' alta.
Geograficamente,
la posizione cittadina e' davvero propizia per l'insediamento umano
vista l'abbondante presenza di acqua e la grossa fertilita' del
suolo.
Il circondario presenta numerosi reperti archeologici che fanno
supporre la presenza umana, nella zona, fin dalla preistoria. In
effetti, qui si sono trovati numerosi reperti relativi, ad esempio,
ad antiche fortificazioni.
La
citta' conobbe il dominio arabo, durante il quale ebbe il nome di
Kal'atal-ballut, cioe' Rocca delle Quercie. La citta' ha avuto un
ruolo storico importante durante la famosa Guerra del Vespro combattuta
tra Angioini e Aragonesi, a partire dal 1282, e conclusasi con la
pace, evento a favore degli Aragonesi, qui siglata nel 1302.
Durante
il corso dei secoli, la citta' divenne un possedimento per alcune
famiglie nobili, a partire dai Peralta per arrivare agli Alvarez
de Toledo.
La
citta' va ricordata anche per il famoso "Eremo di San Pellegrino",
cioe' due santuari rupestri situati in due grotte. Tale Vescovo
Santo e' qui molto venerato perche', in base alla tradizione, libero'
la citta' da un potente quanto malefico drago che richiedeva il
sacrificio giornaliero di un bambino. Attualmente si puo' vedere
il complesso, arroccato su di una altura, e comprendente una seicentesca
piccola Chiesa ed un annesso eremo. Vicino la Chiesa ci sono le
due grotte gia' citate.
Il
giro turistico relativo a questa citta' puo' iniziare dalla Chiesa
Madre cittadina voluta dal nobile normanno Ruggero e con evidenti
ritocchi effettuati nel XIII secolo. All'interno di questa Chiesa,
in rovinoso abbandono, si trovano varie opere d'arte a tema sacro,
a partire dalla statua dedicata Madonna della Catena.
Tra le altre suggestive Chiese cittadine citiamo quella dedicata
al Carmine, quella dedicata a Santa Maria della Pieta' - in parte
scavata nella roccia - e quella del S. Salvatore.
Occorre
citare anche i reperti dal chiaro valore civile. Si sta parlando
innanzitutto dei ruderi del cosi' chiamato "Castelvecchio",
un fortilizio dalle origini sconosciute. Nei pressi del Monte Castello,
invece, si trovano i resti di una torre appartenuta al Castello
Normanno. Dallo stesso sito si puo' ammirare uno dei panorami certamente
piu' ricchi e suggestivi della zona. Esso comprende spicchi naturalistici
diversi tra loro, ma tutti con un notevole fascino: si possono ammirare
la costa del MAr d'Africa che ha come punte estreme Agrigento e
Marsala, le cime piu' alte dell'altipiano interno, il Monte Cammarata.
Questi siti vanno a racchiudere vari paesi e borghi che, con il
loro insieme di costruaioni e tetti, arricchischono ancora di piu'
la gia' splendida veduta.
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